pubblico volentieri la relazione di Leonardo, è completa in ogni parte e rappresenta in questo blog il ricordo di una bella giornata trascorsa assieme ai miei alunni della 1Q. Questa volta nota di merito sono stati tutti bravissimi! il prof...
"La visita giudata nei pressi della riserva naturale di Tor Caldara secondo me è stata molto interessante.
Tutto inizia dall'entrata dove Nicola il guardiaparco e guida ci accenna qualche cosa sul parco annunciando che il parco prima di diventare riserva naturale e quindi zona protetta era uno dei campeggi più grandi di tutta Europa e che in esso possono trovarsi diversi tipi di vegetazione per esempio nel parco erano presenti 5-6 specie diverse di quercie tra quale la più interessante quella da sughero da cui viene ricavato il materiale stesso attraverso l'attentissimo scortecciamento chiamata questa operazione demaschiatura.
A circa 50 m dall'entrata troviamo dentro degli ampi recinti un gruppo di asini ed una coppia di cinghiali,nel parco vivono diverse specie di animali volatili,rettili,anfibi,mammiferi l'animale più interessante che viene nella riserva solo allo scopo riproduttivo è il gruccione:un volatili di dimensione non notevoli che scava i nidi nei muri,ma sicuramente un altro animale alquanto bello ed interessante è stato il falco pecchiaiolo che si nutre di api,vespe e mosche senza scordare il gheppio(un falco di dimensioni ridotte).
Dopo circa 300 m si vedono i primi accenni di laghetti sulfurei(contenti zolfo),che notando bene sul pelo dell'acqua emanano dello zolfo dal fondo,hanno un caratteristico odore di uova sode.
La cosa sicuramente più interessante di cui stiamo anche trattando è l'erosione delle coste che a Tor Caldara era sicuramete molto presente.
Notando bene nel terreno e nei riporti di sabbia si trovano innanzi tutto cristalli di zolfo ma anche pezzi di coccio che formavano delle ancore con cui veniva estratto lo zolfo.
Il principale utilizzo dello zolfo si addice alle terme ma è utile anche in molti altri campi.
Dopo svariati metri giungiamo ad un panorama inaspettato riguardante l'erosione del vento sul paesaggio.Tutto inizia dall'entrata dove Nicola il guardiaparco e guida ci accenna qualche cosa sul parco annunciando che il parco prima di diventare riserva naturale e quindi zona protetta era uno dei campeggi più grandi di tutta Europa e che in esso possono trovarsi diversi tipi di vegetazione per esempio nel parco erano presenti 5-6 specie diverse di quercie tra quale la più interessante quella da sughero da cui viene ricavato il materiale stesso attraverso l'attentissimo scortecciamento chiamata questa operazione demaschiatura.
A circa 50 m dall'entrata troviamo dentro degli ampi recinti un gruppo di asini ed una coppia di cinghiali,nel parco vivono diverse specie di animali volatili,rettili,anfibi,mammiferi l'animale più interessante che viene nella riserva solo allo scopo riproduttivo è il gruccione:un volatili di dimensione non notevoli che scava i nidi nei muri,ma sicuramente un altro animale alquanto bello ed interessante è stato il falco pecchiaiolo che si nutre di api,vespe e mosche senza scordare il gheppio(un falco di dimensioni ridotte).
Dopo circa 300 m si vedono i primi accenni di laghetti sulfurei(contenti zolfo),che notando bene sul pelo dell'acqua emanano dello zolfo dal fondo,hanno un caratteristico odore di uova sode.
La cosa sicuramente più interessante di cui stiamo anche trattando è l'erosione delle coste che a Tor Caldara era sicuramete molto presente.
Notando bene nel terreno e nei riporti di sabbia si trovano innanzi tutto cristalli di zolfo ma anche pezzi di coccio che formavano delle ancore con cui veniva estratto lo zolfo.
Il principale utilizzo dello zolfo si addice alle terme ma è utile anche in molti altri campi.
Poi finalmente una sorpresa inaspettata,giunti al culmine del sentiero giunge ad una torre,ci fermiamo per un breve picnic e ci viene annunciata la liberazione di varie specie di animali:
Un falco,un gabbiano immaturo(che non ha ancora raggiunto i 2 anni e si riconosce dal piumastro grigiastro)e 3 gheppi tra cui 2 femmine e 1 maschio.
Scendiamo giù in spiaggia e oltre al mare particolarmente mosso notiamo la presenza di fossili sugli scogli ed alcuni a causa della presenza dello zolfo erano gialli.Ripercorrendo il percorso nel senso inverso ma visitando alcune tappe inesplorate mi giunge una notizia che non sapevo e che ho trovato estremamente interessante cioè che il tricolore della nostra bandiera deriva dalla fioritura del corbezzolo che in un periodo dell'anno nello stesso momento possiede le foglie verdi,le infiorescenze bianche e i fiori rossi(verde,bianco,rosso).
Poi passando per un luogo non esplorato chiamato le "TRINCEE" che però non erano vere e proprie trincee ma depositi di armi e munizioni interrati mi viene detto che un albero se punto da un insetto produce un "tumore" chiamato galla ed a ogni albero si associano galle diverse.
Sono rimasto molto colpito da questa visita guidata soprattutto pensando che in quel posto meraviglioso prima c'era un campeggio e quindi la natura era limitata ma con il passare del tempo la natura si è ripresa ciò che gli apparteneva,poi giunti alla torre scorgendo la costa si trovavano delle abitazioni attaccate alla costa! Pericolosissime per chi ci abita e bruttissime per chi visita quel luogo dopotutto però è una gran bella riserva e sono contento di averla visitata."
Grazie Prof..
RispondiEliminabellissimo blog professò.mirko bartolomeo 1L
RispondiElimina